Il Giardino di Palazzo Pesaro degli Orfei Fortuny, a San Beneto

0
2503
Il giardino di Palazzo Pesaro degli Orfei Fortuny, a San Beneto - San Marco

Il Giardino di Palazzo Pesaro degli Orfei Fortuny, a San Beneto

Il palazzo. Costruito per iniziativa di Benedetto Pesaro a partire dalla metà del Quattrocento l’edificio, ampliato e trasformato nel corso dei secoli, si presenta con l’imponenza della sua vasta mole con una facciata verso il rio di Ca’ Michiel e con una più estesa, e tra le più complesse del gotico veneziano, sul campo di San Beneto.

Estintasi verso la fine del XVII secolo la discendenza maschile dei Pesaro di San Beneto l’edificio venne diviso in due proprietà, una parte ad Elena Pesaro, ultima erede diretta, la rimanente ai Pesaro di San Stae. Dal 1720 al 1825 circa il palazzo risulta interamente affittato: ospitò tra gli altri anche società musicali come l’Accademia degli Orfei (da cui il nome Pesaro Orfei) dal 1786, e poi la Società Apolinnea in seguito trasferitasi presso il Teatro La Fenice.

Mariano Fortuny Madrazo, attratto da questa bellezza architettonica, vi entrava per la prima volta nel 1898 occupando una enorme stanza posta nel sottotetto dell’edificio e stabilendovi il proprio studio. Nel corso degli anni, acquisite le altre parti dell’immobile, Fortuny pazientemente ma con costanza iniziò il lavoro di recupero dell’edificio: liberò gli appartamenti, riadattò le stanze, fece cadere tramezzi e sovrastrutture, riportando equilibrio e proporzione. Dopo la morte di Fortuny, avvenuta nel 1949, il palazzo fu donato nel 1956 al Comune di Venezia per essere “utilizzato perpetuamente come centro di cultura in rapporto con l’arte”. (1)

Il giardino. Minuscolo giardino, dove alcune piante sono coltivate in tinozze, un pozzo e una suggestiva scala esterna con copertura in legno, sono i decori più significativi del giardino.

(1) http://fortuny.visitmuve.it/it/il-museo/sede/la-sede-e-la-storia/

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

SHARE

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.