Capitello su “bricoła” nel Canale di Pellestrina

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Capitello nel Canale di Pellestrina

Capitello su “bricoła” nel Canale di Pellestrina

Capitello a tempietto contenente una scultura raffigurante la Madonna in trono con il Bambino. Alla base della scultura è incisa la scritta: “ALLE VITTIME / DEL GIUDECCA / PELLESTRINA”. (1)

Storia del capitello

Era giovedì 13 ottobre 1944, giorno di mercato. La motonave Giudecca da Chioggia diretta a Venezia, subì uno stop di un paio d’ore, perché bloccata dalle sirene che annunciavano pericolo di bombardamenti. Quando ripartì alle 12:30 era strapiena di civili che dovevano raggiungere Pellestrina e Venezia.

La navigazione fu regolare per una decina di minuti, ma all’altezza di Caroman, un gruppo di aerei alleati iniziarono a sorvolare pericolosamente il mezzo. All’altezza del cimitero di Pellestrina iniziò il bombardamento. La motonave, con dentro un’umanità piagata e dolorante, raggiunse il centro abitato dell’isola, dove, dinnanzi alla chiesa di Ognissanti, si inabissò.

Le urla dei feriti e dei moribondi, straziarono l’aria. Furono i pescatori di Pellestrina, con le loro barche, a correre per primi a soccorso, in una laguna diventata rossa dal sangue e piena di corpi, arti, membra straziate. Le salme recuperate furono 67, non tutte identificate. Il numero complessivo di vittime rimase incerto. (2)

Due anni dopo, il 13 ottobre 1946, venne solennemente benedetto nel luogo del disastro, un capitello lavorato in ottone con l’immagine in bronzo della Madonna con il Bambino, modellata dall’artista veneziano Martinuzzi.

(1) ConoscereVenezia

(2) dal Il Gazzettino di Venezia del 12/19/2015

FOTO: Francesco Penzo. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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