Calle Sechera, sul Rio de Gesù e Maria
La Calle Sechera venne realizzata nel 1856 mediante l’interramento del Rio de Gesù e Maria. Il Rio de Gesù e Maria era un rio “morto”, che andava dal Rio de San Giovanni Evangelista al convento della monache agostiniane dette le “muneghete“. (1)
Secchera o Secchi, si chiamavano quei luoghi che, venendo coperti dall’acqua al momento del flusso marino, ne restano asciutti al momento del riflusso.
Le sorelle Angela e Lucia Pasqualigo, trasferitesi, insieme ad Antonio loro zio paterno, nell’isola di Candia, colà entrarono nel monastero di Santa Catterina. Reduci dopo alcun tempo a Venezia, fondarono l’anno 1623 in questo punto della città una congregazione di pie donne con annesso oratorio dedicato alla Natività del Signore, e volgarmente al Gesù e Maria. In seguito, dilatato il convento, abbracciarono la regola di Sant’Agostino, e nel 1633, ove era l’oratorio, edificarono una chiesa. Papa Innocenzo X approvò il loro istituto con bolla 1. luglio 1647. Nel 1805 questo monache furono concentrate con quelle di Sant’Andrea. In tempi a noi più vicini, cioè nel 1821, il parroco di San Cassiano Domenico Bazzana introdusse nel convento del Gesù e Maria le monache Servite Eremitane. (2)
(1) ConoscereVenezia Cfr. La Pianta di Venezia di p. Vincenzo Maria Coronelli (1697) e la Pianta della città di Venezia di Ludovico Ughi (1729)
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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