Ponte Stucky, sul Rio de San Biagio

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Ponte Stucky, sul Rio de San Biagio - Isola della Giudecca

Ponte Stucky, sul Rio de San Biagio. Fondamenta San Biagio

Ponte in ferro; struttura in ferro, bande in ferro. (1)

Giovanni Stucky, già proprietario di alcuni mulini in terraferma, costruì nel 1883 uno stabilimento sull’estremità occidentale della Giudecca, sull’area dell’ex convento di San Biagio soppresso nel 1809 da Napoleone.

Questo investimento ebbe successo, e il mulino continuò ad ampliarsi. Nel marzo 1895 sottopose al municipio di Venezia un progetto per il nuovo sylos, eseguito da un architetto di Hannover, Ernest Wullekopf. La commissione d’ornato del comune di Venezia si trovò di fronte a un progetto caratterizzato da un linguaggio architettonico prettamente nordico, in dissonanza col carattere di tutte le altre fabbriche veneziane, e di conseguenza propose una serie di modifiche (eliminare le punte, i pinnacoli, gli abbaini e rendere tutto più semplice).

Ma Giovanni Stucky, anche con la minaccia di licenziare ben 187 operai, riuscì a convincere la commissione ad approvare il progetto. Dopo un grave incendio del vecchio mulino avvenuto nel 1895, e ottenuta la definitiva licenza edilizia per l’esecuzione del progetto, il nuovo stabile fu iniziato e terminato nel 1896. Nel 1910, Giovanni Stucky venne assassinato da un operaio, e il figlio Giancarlo non riuscì a sostenere il ritmo innovativo paterno. Nel 1933, l’impresa Stucky, veniva trasformata in Società per Azioni, in quanto non riusciva a far fronte alla concorrenza. Dopo la morte di Giancarlo Stucky nel 1941, la società mantenne l’attività ancora per qualche anno; ma nel 1954 dovette cessare la produzione.

Rilevata nel 1994 dalla società Acqua Pia Antica Marcia (gruppo Acqua Marcia), l’antica area industriale è stata posta quattro anni dopo sotto la tutela della Sovrintendenza alle Belle Arti. Lasciandone inalterata l’architettura neo-gotica, è stata poi sottoposta ad uno dei maggiori restauri conservativi d’Europa riguardanti direttamente un antico opificio. La fine delle traversie dell’antico complesso è giunta a metà dell’anno 2000 con la stipula di una partnership economico-finanziaria fra Acqua Marcia e la catena di alberghi Hilton, in base alla quale l’area è stata destinata a complesso immobiliare dotato di residence, centro congressi e sede alberghiera capace di 379 stanze, ristorante e piscina panoramici, una sala convegni da duemila posti.

Il 15 aprile 2003, quando i lavori di ristrutturazione erano già in corso, il Molino Stucky è stato colpito da un vasto incendio che ha distrutto l’intera parte centrale dello stabile, danneggiato in particolare la torre, la piccola loggia e il cappello – ovvero il punto più alto dello stabile – nonché il prospetto laterale della struttura, la parete est, quasi interamente crollata nel rio sottostante. Il complesso ha avviato l’operatività nel giugno 2007. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Venezia, città industriale. Gli insediamenti produttivi del 19° secolo. Marsilio Editori. 1980

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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