Rio de Santa Caterina, nel Sestiere di Cannaregio

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Rio de Santa Caterina, dal Ponte de Santa Caterina - Cannaregio

Rio de Santa Caterina, nel Sestiere di Cannaregio

Il Rio de Santa Caterina, il quale deve il suo nome alla prospiciente chiesa di Santa Caterina, inizia dall’incrocio formato con il Canale de la Misericordia e termina nell’incrocio formato con il Rio dei Gesuiti. (1)

Non si sa precisamente l’anno della fondazione della chiesa e del monastero di Santa Caterina. Primi abitatori di esso sembrano essere stati alcuni religiosi Agostiniani, detti della Penitenza di Gesù, ed anche Sacchiti, o Sacchini, per la loro veste simile ad un sacco. Soppresso quest’ordine nel 1274, Giovanni Bianco veneto mercadante, acquistò il locale nel 1288, e ne fece dono nel 1289 a Bortolotta Giustinian, che lo destinò ad uso di monache Agostiniane, sotto il vecchio titolo di Santa Caterina dei Sacchi. Bortolotta era figlia del celebre Nicolò Giustiniani, già monaco in San Nicolò del Lido, uscito dal chiostro col permesso del papa, ed unitosi ad Anna Michiel per dar successione al proprio casato.

Nel 1807 le monache di Santa Caterina vennero concentrate con quelle di Sant’Alvise, e nel loro monastero si collocò il Liceo Convitto. La chiesa divenne allora, come lo è tuttavia. Oratorio Sacramentale dello stabilimento. Essa nel giorno della Santa titolare era visitata dal principe e dalla Signoria perchè in quel giorno, per mozione del doge Pietro Gradenigo (an. 1307), si celebrava la così detta Festa dei Dotti, e si schiudevano i luoghi di pubblico insegnamento.  (2)

Viene attraversato dai seguenti ponti:

Sulle sue rive si affacciano:

  • Corte del Lovo
  • Fondamenta Santa Caterina, con parapetto in muratura con cinque rive di cui una monumentale, con righiera in ferro per protezione ai lati 
  • Ramo Zanardi
  • Calle dei Sartori
  • Ramo dei Sartori 
  • Campo dei Gesuiti, con parapetto in muratura e una riva  
  • Corte Nova, con riva protetta da un ringhiera in ferro (1)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Venezia, Tipografia Grimaldo. 1872

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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