Rio de la Sensa, nel Sestiere di Cannaregio

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Rio de la Sensa, dal Ponte de Corte Vechia - Cannaregio

Rio de la Sensa, nel Sestiere di Cannaregio

Il Rio de la Sensa, che deve il suo nome da dei depositi dei materiali scenografici della fiera della Sensa, inizia dal Canale de la Misericordia e termina nel Canale delle Fondamente Nuove (Laguna ovest). L’andamento rettilineo del rio ne ricorda l’origine artificiale, all’interno di un’area gradualmente bonificata a partire dal Trecento. (1)

Si sa, che per esporre le mercanzie nella fiera della Sensa (Ascensione), si erigeva in Piazza di San Marco un recinto di tavole colorate, tutto formato da botteghe, innanzi alle quali ricorreva una galleria, sostenuta da colonne. Davano accesso al medesimo 4 porte, e nel mezzo passeggiavano i compratori ed i curiosi, specialmente nelle prime ore della notte, al chiarore di ricche lumiere.

L’ultimo di questi recinti venne architettato dal Maccaruzzi nel 1776 con il dispendio di 57 mila ducati. Cessata la fiera, le tavole si levavano d’opera, ed, a cura di apposita ditta impresaria, si depositavano in alcuni magazzini posti sul rivo di cui facciamo parola, il quale perciò si denominò della Sensa.

E si ricorda anche che, al cadere della Dominante, l’ultimo appaltatore vantava credito ragguardevole, per cui mosse lite ai nuovi signori, da lui sventuratamente perduta. Allora i materiali andarono dispersi, e vólti ad usi diversi, fra cui a quello di formare una specie di cinta ad una corticella, accomodata ad uso di orto, in Rio Terrà Barba Fruttariol, ai Santi Apostoli. (2)

Rii che lo incrociano, ponti che l’attraversano e palazzi e fondamente che si affacciano:

    Canale de la Misericordia    
    Ponte de l’Abazia, in legno e muratura con bande in legno    
Chiesa di Santa Maria della Misericordia o Santa Maria Valverde Campo de l’Abazia Rio de la Sensa Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia  
  Sotoportego de l’Abazia, senza parapetto e senza rive      
  Fondamenta de l’Abazia, (fino al Ponte dei Muti), con parapetto in ferro sostenuto da pilastrini in ferro, e due rive   Calle Larga Lezze, con parapetto in ferro sostenuto da pilastrini in ferro, con riva  
    Ponte de la Corte Vechia, in pietra con bande in ferro sostenute da pilastrini in ferro    
Rio dei Muti Ponte dei Muti   Calle Zoccolo  
  Squero già Dal Mistro      
  Fondamenta dei Mori (fino al Ponte Brazzo), senza parapetto, con due rive      
Casa del Tintoretto     Calle Groppi, con sottoportico e riva  
    Ponte dei Mori, in pietra con bande in ferro sostenute da pilastrini in ferro    
  Campo dei Mori      
      Calle dei Calderari  
Rio del Brazzo Ponte Brazzo      
  Fondamenta de la Sensa, (fino alla Calle dei Riformati), senza parapetto, con nove rive protette sui lati da ringhiere in ferro sostenute da pilastrini in ferro      
Palazzo Arrigoni (a)        
      Rio dei Lustraferi  
    Ponte del Forno, in pietra con bande in ferro sostenute da pilastri in pietra    
Rio dei Trasti Ponte Rosso      
      Corte Alberagno, con riva  
      Calle Calergi, con riva e con un pilastro in trachite di sostegno a una sbarra in ferro  
    Ponte de la Malvasia, in pietra con bande in ferro sostenute da pilastri in pietra    
      Fondamenta Carnace, senza parapetto, con una riva protetta sui lati da ringhiere in ferro sostenute da pilastrini in ferro  
    Ponte Turlona, in legno con bande in legno    
      Rio de le Torete  
      Calle del Magazen, con riva  
      Calle del Squero  
      Calle Contarina  
  Fondamenta de la Fornase Vecia, con parapetto in muratura e con due rive   Fondamenta Contarini, senza parapetto, con due rive, una con ampio sogier (scalo)  
    Ponte Contarini, in legno con bande in legno    
    Canale delle Fondamente Nuove (Laguna ovest)    

 

(a) Palazzo Arrigoni. Palazzo della cittadinesca famiglia Arrigoni. Onorio abate e Giovanni Battista fratelli Arrigoni notificarono nel 1712 di abitare in casa propria, in Rio de la Sensa. Questa casa, in due soleri, era passata nei suddetti fratelli da Z. Battista Milan q. Antonio, mediante scrittura privata il 5 maggio 1695. L’abate Onorio Arrigoni fu celebre raccoglitore di antichità e di medaglie. Questa famiglia possedeva altro case in Venezia, e beni in villa di Mansuè sotto Oderzo.

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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