Ponte de l’Ospedaleto, sul Rio de San Giovanni Laterano

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Ponte de l'Ospedaleto, sul Rio de San Giovanni Laterano - Castello

Ponte de l’Ospedaleto, sul Rio de San Giovanni Laterano. Calle de l’Ospedaleto – Fondamenta San Giovanni Laterano

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in ferro a greche. (1)

Questo ospedaletto, o piccolo ospedale, venne fondato nel 1527 dal cerusico Gualtieri in un luogo che dagli esercizi militari era chiamato il bersaglio.

Qui si raccolsero gli infermi che dopo una fiera carestia si erano a dismisura moltiplicati nella nostra città, e ad essi poi si aggiunsero orfanelli. Molto benemerito del pio luogo si rese San Girolamo Miani, ed anche, come è fama, Sant’Ignazio Lojola.

L’annessa chiesa, edificata nel 1528 sotto il titolo di Santa Maria dei Derelitti, venne rifabbricata nel 1674 per legato di Bartolammeo Carnioni, sul disegno di Baldassare Longhena, il quale ne sopraccaricò la facciata di marmi e sculture. L’ospitale, anch’esso rifabbricato sul disegno di Matteo Lucchesi, durò fino al 1807, in cui fu ridotto a Casa di Ricovero, ove un buon numero di vecchi e vecchie impotenti viene alimentato, e provveduto dei necessari soccorsi fino al termine della vita. Ora, per la nuova via tracciata dietro l’abside della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, il Sotoportego e la Calle de l’Ospedaletto furono chiusi.

Dice una cronaca che un tempo “eravi zecca all’Ospedaleto ai SS. Giovanni e Paolo in quella casa su cui avvi S. Marco”. Il Gallicciolli, ricordando che anche ai suoi tempi vi aveva gratuita abitazione un ministro di zecca, crede che colà si coniassero le monete erose o maggiorine, cioè miste col rame. Egli è certo soltanto che la Descrizione della Contrada di Santa Maria Formosa per il 1661 segna dietro l’Ospedaletto la Fondamenta de la zecca, e le abitazioni di Tommaso Premuda, Latanzio Zucconi, ed Alessandro Rizzo, loro concesse per il charico di fonderia. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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