Ponte Giustinian, sul Rio de San Vidal

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Ponte Giustinian, sul Rio de San Vidal - San Marco

Ponte Giustinian, sul Rio de San Vidal. Campiello Giustinian – Campo San Vidal

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in ferro a volute. (1)

Dicono i cronisti che Giustiniano il magno, o Giustino di lui nipote e genero, imperatori d’Oriente, furono i progenitori della famiglia Giustinian. Aggiungono che Giustiniano, nato da Giovanni postumo, figlio di Giustino, passò circa il 670 da Bisanzio nell’Istria, ove fondò Giustinopoli, venne poi a Malamocco, e finalmente a Venezia, ove i di lui discendenti fecero tosto parte del Consiglio, si distinsero per molti meriti, e diedero il nome a parecchie strade.

La famiglia Giustinian stava per estinguersi nel secolo XII, essendone periti nella guerra contro l’imperatore Emmanuele Comneno tutti gli individui di sesso maschile, eccetto un Nicolò monaco al Lido. Allora permise il pontefice che, per reintegrare il casato, potesse questi uscire dal chiostro, ed unirsi in matrimonio ad Anna figlia del doge Vitale Michiel II. Procreati alcuni figli, Nicolò volle ritornare nella solitudine, ed Anna anche preso il velo nel convento di Sant’Adriano di Costanziaca, da essa fondato.

Senza questo singolarissimo evento non avremmo avuto quel Lorenzo primo patriarca di Venezia, canonizzato nel 1090 da papa Alessandro VIII, quella beata Eufemia abbadessa nel monastero di Santa Croce alla Giudecca, e, per tacere di tanti prelati, generali o senatori, quel Marcantonio eletto doge nel 1683, sotto il quale si riportarono vario vittorie sopra gli infedeli.

Un ramo dei Giustinian possedeva un palazzo disegnato del Longhena, a San Vitale, ove pure si trovano una calle, nonché un ponte e campiello Giustinian. I Giustinian ebbero questo palazzo, per via dell’adozione, nel 1633 dalla famiglia Lollin, a cui originariamente apparteneva, e perciò si dissero Giustinian Lollin.  (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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