Ponte dei Ragusei, tra il Rio del Tentor e il Rio dei Tre Ponti. Fondamenta dei Cereri – Calle Larga dei Ragusei
Ponte in ghisa; struttura in ghisa, bande in ghisa a volute con ramaglie. Sui fianchi del ponte, sopra l’arco, sono impresse le scritte “A SPESE CIVICHE” e “ANNO 1854”, mentre sulle balaustre è impressa la scritta “FONDERIA COLLALTO MESTRE”. Dalla fonderia dell’ing. Collalto uscirono altri ponti di ferro, e questi sono: quello della Malvasia nella Parrocchia di Santa Maria del Giglio, il ponte Pinelli nella Parrocchia di Santa Maria Formosa, quello della Corona vecchia nella Parrocchia di San Zaccaria, e quello dell’Acquavita nella Parrocchia di San Canciano.
Riferisce il Cod. CCCLI, Classe VII della Marciana, che la famiglia Raguseo venne da Ragusi, e che “stava ai Carmini nella calle detta dei Ragusei. Di questa è stato m. Giorgio famoso d.r e let. in Padova”. Giorgio Raguseo nacque a Ragusa, e fu condotto a Venezia in verde età da un gentiluomo Veneziano.
Portatosi a Padova, si laureò in filosofia e teologia, si applicò allo studio della matematica, e poi venne assunto in quella università alla seconda cattedra di filosofia quale emulo di Cesare Cremonini, principe dei filosofi di quei tempi, col quale ebbe parecchie contese. Scrisse molte opere, e morì nel 1623. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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