Ponte de la Dona Onesta sul Rio de la Frescada

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Ponte de la Dona Onesta sul Rio de la Frescada - Dorsoduro/San Polo

Ponte de la Dona Onesta sul Rio de la Frescada. Calle de la Dona Onesta – Fondamenta del Forner

Ponte in ghisa; struttura in ghisa, bande in ghisa. Sui fianchi del ponte, sopra l’arco, sono impresse le scritte “FONDERIA LAYET” e “VENEZIA 1871”. (1)

Corre volgar tradizione che un giorno due uomini passassero per questo ponte altercando fra loro sulla onestà delle donne, e che uno, alquanto incredulo in tale materia, dicesse per beffa al compagno “Sai tu quale è onesta fra tante? Quella là che tu vedi!” ed in ciò dire gli additasse la piccola testa di donna, scolpita in pietra, che tuttora si vede innestata nel muro sopra una casa vicina al ponte suddetto, il quale, per l’addotta circostanza, si denominò poi Ponte de la Donna Onesta.

Altri sostengono che qui successe un fatto somigliante a quello di Lucrezia Romana. Vedi il Pullè nelle Annotazioni ai Canti pel popolo Veneziano del Foscarini. Secondo essi, era qui domiciliata una leggiadra popolana, moglie di un maestro spadaio. Si invaghì della medesima un giovane patrizio e, per aver modo d’introdursi in sua casa, commise allo spadaio una di quelle piccole daghe, dette a quei tempi misericordie. Venuto dopo alquanti dì, sotto pretesto di vedere se l’opera era compiuta, e trovata sola la donna, le usò violenza. Non volendo essa sopravvivere alla perdita del proprio onore, afferrò la stessa daga che il marito aveva approntato per il patrizio, e disperatamente si uccise.

Il Fontana invece vuole che la denominazione di Donna Onesta provenga da una meretrice, detta volgarmente la donna onesta, perché assai prudente e discreta nell’esercizio del suo mestiere. Narra il citato autore che una scala, ora demolita, metteva ad una porta, ora ridotta a balcone, quanti amavano di conoscere da vicino questo nuovo tipo d’onestà. Il Fontana però fondasi sul falso, poiché sembra che egli parli di tempi non lontani, ed il ponte, di cui si fa menzione, si trova appellato di Donna Honesta fino dal 1566, come si può verificare nelle Condizioni di quell’anno.

Fra tante opinioni disparate non tralasceremo anche noi di esporre la nostra, meno immaginosa, ma forse più vera delle altre. Che sarebbe se avesse abitato qui presso qualche donna notissima al vicinato, e chiamata Onesta per solo nome di battesimo, come molte e molte solevano chiamarsi nei tempi andati? Egli è certo che un Zuane Querini notificò nel 1537 di appigionare una casa in contrà di San Tomà a donna Honesta. Ed il Pivoto (Veterà ac nova ecclesiae S. Tomae Apostoli Monumenta) lasciò scritto che tale parrocchia giungeva coi suoi confini “apud qiuasdam domus positas apud pontem vocatum di Donna Onesta, quae domus sunt pro indiviso cum paroc. S. Pantaleonis”. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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