Ponte de la Calcina sul Rio de San Vio

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Ponte de la Calcina sul Rio de San Vio - Dorsoduro

Ponte de la Calcina sul Rio de San Vio. Fondamenta Zattere ai Gesuati – Fondamenta Zattere agli Incurabili

Ponte in pietra; struttura in mattoni e pietre, bande in ferro a rombi e cerchi sostenute da colonnine in pietra d’Istria. Restaurato nell’anno 1991. Su un fianco del ponte, al centro dell’arco, è riportata la data: MDCII e le tracce di un leone marciano scalpellato. (1)

È chiara l’origine di queste denominazioni qualora si consideri che il Ponte di cui parliamo attraversa il Rio de San Vio, e che nella collezione fatta dal Rompiasi delle leggi appartenenti al Magistrato delle Acque trovasi la seguente: “Sia trasportata la stazione delle pietre cotte e della calcina che era in faccia gli Incurabili appresso il rio di San Vito. 1690, 12 Maggio”. Inoltre, dice il Sagredo nel libro intitolato: Sulle Consorterie delle Arti edificatrici in Venezia, che qui presso esistevano i magazzini dei Calcinieri (venditori di calce).

L’arte dei calcineri si raccoglieva nella chiesa dei Santi Vito e Modesto sotto l’invocazione dei Santi Antonio e Liberale. Quantunque di detta arte si abbiano memorie più antiche, egli è certo che diede principio alla propria scuola nella chiesa indicata soltanto nel 1597, come appare dalla seguente annotazione tratta dai registri della sacrestia: “1597 Adì 17 Zener. A laude de Iddio e Missier Santo Antonio e Missier S. Liberal, che ne libera da mal, fu principiada guasta nostra Scuola nel giorno di santo Antonio Abbate, nostro gonfalon fo primo eletto”.

La surriferita annotazione si può leggere nel Sommario unito al “Memoriale di Monsignor Patriarca di Venezia e Vescovi Suffraganti per la Confermo ed Augmento del Culto della Beato Contessa Tagliapietra ecc”. diretto a papa Clemente XIII ed impresso in Venezia da Modesto Fenzo nel 1765. Ciò a proposito della pretesa accampata nel 1661 dall’arte dei Calcineri di custodire essi soli il corpo della Beata, che giaceva sotto la mensa del loro altare, pretesa che diede luogo ad una controversia con il parroco, finita col temperamento che si ponessero due chiavi alla cassa, una delle quali si custodisse dal parroco, e l’altra dal gastaldo della scuola.

Presso il Ponte de la Calcina, come appare da lapide, abitava Apostolo Zeno, poeta cesareo e precursore del Metastasio. Egli morì in questa sua casa nel 1750. Abbiamo nei Necrologi Sanitari: “A dì 11 Novembre 1750: Ill.mo Sig.r Apostolo Zen fu del Ill.mo Sig.r Pietro, d’anni 83, da replicati colpi di paralisia in molti mesi morto a ore 15, med.co Soardi S. Agnese”. Lo Zeno venne sepolto con onorevole epitaffio in chiesa di Santa Maria del Rosario, ai padri Domenicani della quale aveva donato, essendo ancora in vita, la sua ricca biblioteca. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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