Ponte Vinanti sul Rio de San Pantalon. Calle Vinanti – Calle dei Preti o del Pistor
Ponte in legno; struttura in legno e ferro, bande in legno. (1)
Era qui domiciliato nel 1712 un Zandonà Vinanti. Questi, nel 1729, venne citato all’uffizio dell’Avogaria per dare informazioni sopra un Pietro Redivo, che chiedeva di essere ammesso nel collegio dei Ragionati.
Quindi apprendiamo che il Vinanti copriva la carica di notaio al Magistrato del Proprio, e che continuava ad abitare in parrocchia di San Pantaleone. Egli nel 1740 costrusse la tomba per sé e posteri in chiesa di San Pantaleone con epigrafe riportata dai raccoglitori. Nella medesima parrocchia abitava nel 1775 Nicolò, di lui figlio, avvocato Veneziano.
Più anticamente la famiglia Vinanti, che si occupava nel commercio di cordovani (pelli conciate), aveva dato alla chiesa di San Pantaleone un pievano in un Giovanni Battista eletto nel 1645, il quale meritò l’amore della Veneta Signoria a cagione del suo zelo per i poveri, sicché fu fatto dal doge Francesco Molin canonico della basilica ducale. Nel 1668 rinnovò la sua chiesa, sobbarcandosi a parte del dispendio. Passò a miglior vita nel 1675, venendo pur egli in San Pantaleone sepolto. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).
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