Palazzo Correr in Riva di Biasio
si riscontrava all’estremità di questa Riva, verso San Simeone Profeta. Nel secolo decorso soleva ospitare gli ambasciatori Cesarei. Fu qui che nel 1743 diede compimento alla propria legazione il principe Pio, personaggio assai caro all’imperatore Carlo VI. Egli fece decorare l’altar maggiore della chiesa di San Simeone Profeta con due angeli, opera dello scultore Antonio Gai, e fu qui che abitò pure l’altro ambasciatore Antonio Turinetti di Priè, sotto il quale il palazzo venne colto da una saetta il 26 maggio 1732. Più tardi esso
venne totalmente distrutto, e ridotto a magazzini. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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