Ospitale di San Lazzaro dei Mendicanti. Ora Ospedale Civile
Storia dell’ospedale
Fino dal secolo XIII era stato eretto un ospitale per i lebbrosi in un’isoletta della nostra laguna che, chiamandosi volgarmente la lebbra mal di San Lazzaro, prese il nome di questo santo. Esso, col volgere degli anni, oltre gli affetti da malattie cutanee, accolse in specialità mendicanti, nonché vecchi impotenti, e sul principio del secolo XVII trasportassi a Venezia nel circondario dei Santi Giovanni e Paolo, ove lo Scamozzi eresse a tal scopo un vasto fabbricato con chiesa annessa, sacra a San Lazzaro, che nel 1673 si vide fornita di un bel prospetto disegnato da Giuseppe Sardi. Chiuso l’ospizio dei Mendicanti, contemporaneamente alla chiesa, dopo la caduta della Repubblica, fu destinato nel 1809 ad Ospitale Militare, insieme alla Scuola di San Marco, alla Cappella della Pace, ed al Convento dei Santi Giovanni e Paolo. Tutti questi edifici costituirono poi nel 1819 l’Ospitale Civile, per uso interno del quale si ridonò nel 1826 al divin culto la chiesa, che era fregiata, al pari dell’interno oratorio di San Filippo, da buoni dipinti.
Ricoverandosi sotto la Repubblica ai Mendicanti anche fanciulle abbandonate, esse venivano erudite nella musica; strumentale e vocale in modo che solevano accompagnare col suono e con il canto le funzioni ecclesiastiche, ed eseguire i celebri oratori. Ciò si praticava egualmente alla Pietà, Ospedaletto, ed Incurabili. (1)
(1) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).
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