Pozzo nel secondo giardino dell’Ospizio di Santa Maria della Pietà, in Calle de la Pietà, nel Sestiere di Castello

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Pozzo nel secondo giardino dell'Ospizio di Santa Maria della Pietà, in Calle de la Pietà, nel Sestiere di Castello

Pozzo nel secondo giardino dell’Ospizio di Santa Maria della Pietà, in Calle de la Pietà, nel Sestiere di Castello

Vera: mezza vera addossata ad un muro, in pietra d’Istria di forma cilindrica con cornice quadrata, con tre archi. Base: rotonda. Copertura: cemento.

Ospizio della Pietà. Questo ospizio era destinato a raccogliere, nutrire, ed educare i figli esposti, perciò chiamato della Pietà. In origine, il pio istituto venne fondato nel 1340 dal Francescano Pietro d’Assisi, presso il Campo di San Francesco della Vigna, poi largamente dotato dalla pia matrona Lucrezia Dolfin, e da altri benefattori, fu trasferito in questa parrocchia lungo la Riva degli Schiavoni.

La Repubblica Veneta, presa la maggior cura di questo ospizio, se ne fece immediata tutrice, il Doge ne assunse il patronato, e ogni anno lo visitava nella Domenica delle Palme. Ricoverava i fanciulli d’ambo i sessi presentati al suo torno, le femmine in esso raccolte solevano essere istituite anche nella musica strumentale, e vocale, nella quale arte, una volta, alcune giungevano all’apice. L’annesso oratorio venne ricostruito nell’anno 1745, regnante il Doge Pietro Grimani, e gli fu data la forma che meglio convenne agli esercizi filarmonici delle ricoverate. (2)

(1) ConoscereVenezia

(2) Antonio Quadri. Descrizione topografica di Venezia e delle adiacenti lagune. (Venezia, 1844)

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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