Campiello Querini a Santa Maria Formosa, nel Sestiere di Castello

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Campiello Querini a Santa Maria Formosa (Castello)

Compiello Querini a Santa Maria Formosa, el Sestiere di Castello

Il campiello prende il nome dal palazzo che apparteneva alla famiglia Querini, e precisamente al ramo di essa soprannominato Stampalia, perchè un Zuane Querini, bandito da Venezia nel 1310 per la congiura di Bajamonte Tiepolo, andò a Rodi, e comperò l’isola di Stampalia, che rimase nei suoi discendenti fino al 1537, in cui Barbarossa, capitano dei Turchi, ridusse in suo potere tutte le nostre isolette dell’Arcipelago, eccettuata Tino.

Fino dal 1350 noi troviamo nelle Genealogie di Marco Barbaro un Fantin Querini (che è il figlio del suddetto Zuane) signore di Stampalia, domiciliato in parrocchia di Santa Maria Formosa.  

Tribuni antichi, ed i due dogi, padre e figlio, Maurizio e Giovanni Galbajo, il secondo dei quali ebbe per collega un altro Maurizio suo figlio, nobilitarono, come si vuoile questa famiglia. Il certo si è che uscirono dal seno della medesima molti dignitari della chiesa, molti magistrati, e molti valorosi guerrieri. Sono degni di speciale ricordo fra quest’ ultimi Ottone che combattè a fianco di Enrico Dandolo nell’ impresa di Costantinopoli, ed ebbe in possesso l’isole di Nixia, Paros, e Santorino; Leonardo che si distinse contro Federico II imperatore, e nel 1238 liberò Costantinopoli dall’assedio; Marco che fece parte della crociata contro il tiranno Ezzelino, e nel 1255 acquistò il luogo delle Papozze da Tealdin Papozzo, Ferrarese, laonde i suoi discendenti si chiamarono Querini dalle Papozze; Nicolò generale contro i Ferraresi nel 1308; Marco, detto dalla Cà Mazor, uno dei capi, ed anzi si può dire il principale sostegno della congiura di Bajamonte Tiepolo, che nel 1310 trovò la morte in Piazza di San Marco sotto il ferro di Marco Giustinian; un altro Marco, chiamato dal Capellari capitano invittissimo, et formidabile flagello della superbia Ottomana, che fu uno degli eroi alle Curzolari (Lepanto) nel 1571.  (1)

Il Sanudo nei Diari fa cenno più fiate del palazzo Querini Stampalia a Santa Maria Formosa, raccontando come nel 3 gennajo 1525 M. V. la compagnia della Calza, detta dei Valorosi, vi celebrò una bella festa per le nozze di una Querini con Francesco Mocenigo; come un’altra festa vi fu data il 27 marzo 1530 dall’altra compagnia detta dei Floridi per onorare il marchese di Monferrato; come finalmente una terza festa vi ebbe luogo il 18 maggio 1533, essendo signor della compagnia dei Cortesi Agostino Querini q Zuane.

Ai tempi del Governo Provvisorio di Venezia, abitando il piano superiore di questo palazzo il patriarca di Venezia Jacopo Monico, ed essendo corsa voce che egli con vari nobili avesse innalzato un’istanza per la capitolazione della città agli Austriaci, una turba di gente sobillata invase il 3 agosto 1849 il di lui appartamento, nè ritrovando il prelato, mise a ruba il piano inferiore, ove abitava il conte Giovanni Querini Stampalia, cagionandogli un danno di circa 50 mila lire.

Giovanni Querini, ultimo del suo ramo, morì il 25 maggio 1869, avendo prima, cioè il giorno 11 dicembre 1868, in atti del notaio Daniele Gaspari, fatto il proprio testamento, col quale istituì erede universale la Fondazione Scientifica che volle stabilire col nome di Fondazione Querini Stampalia.

Quindi il palazzo Querini a S. Maria Formosa, ricco di scelta biblioteca, di quadri, medaglie ed altre antichità, è aperto oggidì ai visitatori con apposite stanze da studio fornite dei migliori periodici italiani e stranieri. (1)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. (VENEZIA, Tipografia Grimaldo. 1872).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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