Famiglia Da Mosto

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Stemmi della famiglia Da Mosto. Famiglie Venete con le loro armi. Biblioteca Estense universitaria

Famiglia Da Mosto

La patrizia famiglia Da Mosto venne in tempi antichissimi da Padova, oppure, secondo altri, da Oderzo. Un Alvise Da Mosto si rese celebre per le sue lunghe peregrinazioni. Egli di 22 anni aveva solcato più volte il Mediterraneo, e visitato le Fiandre. E per le Fiandre nuovamente partiva l’8 agosto 1454 sopra una flotta capitanata da Marco Zeno. Avendosi però dovuto fermare per tempesta allo stretto di Gibilterra, vi ritrovò l’infante Enrico di Portogallo che lo invitò a scoprire le coste Africane.

Con una caravella quindi armatagli dal principe fece vela il 22 marzo 1455, e toccata Madera, passò alle Canarie; indi, volgendosi al Capo Bianco, visitò l’ampia foce del Senegal, e si accingeva a doppiare il Capo Verde, quando, incontrato un Antonio Usodimare genovese, con esso lui si accompagnò, e si spinse fino alle foci del Gambia, che avrebbe rimontato senza l’accoglimento ostile degli abitanti, ed il malcontento dei marinai. Riportatosi all’anno seguente, scoprì le isole del Capo Verde, e rimontò le foci del Gambia per 70 miglia. Indi giunse, spingendosi a mezzodì, verso il Rio Grande, dopo cui tornò in Portogallo. Alvise Da Mosto scrisse egli stesso una relazione dei propri viaggi.

La famiglia Da Mosto vanta pure un Vittore nel 1701 Governatore di nave, nel 1708 Almirante delle navi, e nel 1709 Provveditore straordinario a Santa Maura, il quale, accesosi il fuoco alle munizioni della sua nave, saltò in aria con altre 260 persone, e miseramente perì, essendo giunto all’anno trentesimo della sua età.

Si legge che, per terminazione del Collegio 5 ottobre 1461, ciascuno in Venezia poteva entrare a vogare nei traghetti pagando un ducato di benintrada, eccettuato il traghetto di Cà da Mosto, perchè era a disposizizione di questa nobile famiglia. Il traghetto in oggetto, il quale metteva dai Santi Apostoli alle Fabbriche Nuove di Rialto,  partiva da un sottoportico aperto sotto il palazzo da Mosto in Corte del Tragheto o del Leon Bianco. (1)

Gli stemmi gentilizi della famiglia Da Mosto, secondo la descrizione data dal Freschot, erano: “inquartata d’oro, e d’azzurro, alla quale aggiungevano altre volte sei monete d’oro poste in banda sul secondo e terzo punto; e d’argento con un Dosso rampante, e fatto a scacchi d’oro, e di azzurro, in vece del quale alcune memorie fanno un Leopardo”. (2)

(1) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872

(2) Casimiro Frescot. La Nobiltà Veneta ossia Tutte le Famiglie Patrizie con le figure de suoi Scudi e Arme. Venezia 1707

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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