Scuola dei testori (tessitori) di panni di seta sotto l’invocazione di San Cristoforo

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Scuola dei Testori di panni di seta sotto l'invocazione di San Cristoforo - Cannaregio

Scuola dei testori (tessitori) di panni di seta sotto l’invocazione di San Cristoforo. Scuola secolarizzata

Nel 1488 venne presentata ai Capi dei Dieci la richiesta di riunire in un’unica scuola tutti i lavoranti del settore, richiesta che il Consiglio dei Dieci accolse. Era divisa questa scuola i due “colonnelli“: maestri senza pelo e maestri da pelo. I primi erano coloro che si erano specializzati nella tessitura del raso, i secondi in quella dei velluti. I tessitori di seta erano proprietari dei loro telai ed era vietato a tutti coloro che non fossero capimastri di possederne. Nel 1773 quest’arte contava 6344 addetti così suddivisi: 371 capimastri, 862 mogli e figli di capimastri, 43 maestri, 110 mogli e figli di maestri, 14 lavoranti approvati, 80 non approvati, 347 femmine lavoranti, 35 garzoni, 445 lazzariole, 239 inviaresse, 415 dinaresse e spoline, 3300 orditrici, incarnaresse, rimettine, imbarbaresse e gropparesse, 79 mistri fuori d’impiego, 701 telai in lavoro in ragione dei mercanti, 224 teli in lavoro in ragione dei testori, 352 telai senza lavoro. (1)

Storia della Scuola

Come da iscrizione, fu instaurata nel 1704. (2)

(1) GASTONE VIO. Le Scuole Piccole nelle Venezia dei Dogi (2012). Ed altre fonti

(2) GIUSEPPE TASSINI. Edifici di Venezia. Distrutti o vòlti ad uso diverso da quello a cui furono in origine destinati. (Reale Tipografia Giovanni Cecchini. Venezia 1885).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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