Chiesa di San Michele Arcangelo di Mazzorbo vulgo Sant’Anzolo

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Isola di Mazzorbo. Luogo dove si ergeva la di San Michele Arcangelo vulgo Sant'Anzolo

Chiesa di San Michele Arcangelo di Mazzorbo vulgo Sant’AnzoloChiesa demolita ad eccezione del campanile

Storia della chiesa

La parte occidentale di Mazzorbo, perché alquanto maggior dell’altra era anticamente divisa in tre parrocchie, delle quali a giorni nostri rimane solo una dedicata all’Arcangelo San Michiele. L’altre due, sotto l’invocazione di Santo Stefano protomartire l’una, e dei Santi Martiri Cosma e Damiano l’altra furono verso il fine del XIV secolo ridotte ad una con doppio titolo, come si legge nei documenti, nei quali si legge il piovano della rimasta chiesa chiamata dei Santi Cosma, Damiano, e di San Stefano; fa credere che la chiesa abbattuta fosse quella di San Stefano, tanto più che nell’ anno 1447, si legge Andrea rettore della sola Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di Mazzorbo.

Non molti anni però dappoi anche la chiesa dei Santi Cosma e Damiano ebbe la stessa sciagura, perché non potendo i pochi, e miserabili abitanti supplire al dispendio della chiesa, che ruinava, e del mantenimento del parroco, si unirono tutti sotto la cura di San Michele, che avrebbe pur anch’essa veduta cader senza rimedio la sua chiesa, se alcuni devoti veneziani unitisi nell’anno 1747 in confraternita non avessero e risarcita la chiesa, e con nuovi abbellimenti, e decenti sacre suppellettili ridotta a stato di potersi onorevolmente ufficiare. (1)

Visita della chiesa (1733)

La tavola dell’altare maggiore in vari comparti è dei Vivarini. (2)

Eventi più recenti

Sarebbe caduta senza rimedio anche essa se la pietà di alcuni veneziani, unitisi nel 1747 in confraternita, non l’avessero risarcita e sostenuta cosi da mantenersi fino ai nostri giorni in cui, essendo stata demolita, si fece parrocchia quella di Santa Catterina. (3)

(1) FLAMINIO CORNER. Notizie storiche delle chiese e monasteri di Venezia, e di Torcello tratte dalle chiese veneziane e torcellane (Padova, Stamperia del Seminario, 1763).

(2) ANTONIO MARIA ZANETTI. Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia ossia Rinnovazione delle Ricche Miniere di Marco Boschini (Pietro Bassaglia al segno di Salamandra – Venezia 1733)

(3) ERMOLAO PAOLETTI. Il fiore di Venezia ossia i quadri, i monumenti, le vedute ed i costumi. (Tommaso Fontana editore. Venezia 1839).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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