Porta Terrestre
Unico varco terrestre coetaneo alla prima istituzione dell’Arsenale. La decorazione di questa porta è magnifico e sorprendente lavoro, avutosi riguardo al 1460, epoca in cui venne eretta sotto il Dogado di Pasquale Malipiero, ciocché è ivi registrato in caratteri intralciati secondo il gusto d’allora e con l’Era Veneta 1039.
Tutti i membri architettonici disposti secondo un regolare profilo, si vedono intagliati con scelta e profusione d’ornato. Le quattro colonne sono di marmo greco: colossale è il Leone che campeggia nell’Attico e l’insieme di questa fabbrica indica che all’architetto non erano ignoti gli antichi monumenti di Roma. E non potrebbe questa esser opera del rinomato Fra Giocondo, il quale in allora sì occupava in Venezia ed in pubblico servizio?
Nel 1571 la si è fatta monumento per il celebre conflitto alle Curzolari, e se ne legge la prova scolpita sul fregio, in quel torno Tennero aggiunte le figure in alto rilievo ai fianchi dell’arco, le quali sono della scuoia del Sansovino; e nel 1578 vi si è sovrapposta la statua di Santa Giustina, opera di Gerolamo Campagna che vi lasciò il proprio nome cosi: GIERON CAMPAGNA. F. e lateralmente MDLXXVIII. Finalmente dopo l’anno 1688 essa divenne quasi arco di trionfo a Francesco Morosini, perciò con guerreschi emblemi e trofei di rame rivestitane l’imposta, si è collocato all’alto lo stemma del Doge con lo scritto FRAN. MAVROCENVS. DFX. adesso ivi è lo stemma imperiale.
Sarà facile all’intelligente scorgere nella Barriera, ed in questa Porta, lo stato dell’architettura e della scultura dai primordi del loro risorgimento, nei tempi del fiorire, e finalmente in quelli di un gusto totalmente esagerato. (1)
(1) GIOVANNI CASONI. Guida per l’Arsenale di Venezia. Tipografia di Giuseppe Antonelli. Venezia 1829
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