Sala della Bussola

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Sala della Bussola - Palazzo Ducale

Sala della Bussola

Si chiama questo luogo la Bussola del consiglio dei X dall’esservene di fatto una alla sinistra per la quale si entra nella descritta suprema stanza dei capi del medesimo consiglio. Quivi si trattenevano, durante le sedute dei capi del consiglio dei X, i sei fanti del consiglio stesso, il capitano grande, ovvero il capo di tutto il satellizio dipendente dal consiglio, ed i sei capitani delle banche del consiglio, ai quali erano subordinate alcune compagnie di sbirraglia aventi la propria barca. Oltre a questi nessun altro poteva aver accesso ad un tal luogo se non quelli che fossero stati citati o per essere esaminati o per essere correti dai capi del consiglio o dal tribunale degli inquisitori: anzi era una specie di gastigo l’essere chiamati per varie mattine alla Bussola onde attendere una correzione che dar si poteva sul momento.

Dirimpetto dalle finestre vi era un quadro di Marco Tiziano con Nostra Donna, un angelo e San Marco assistente al doge Leonardo Donato, eletto nel 1605. Potrebbe alludere un tal quadro all’aiuto divino trovato da quel doge nel sopportare l’interdetto fulminato da Paolo V contro la repubblica. Nella vicina parete sopra la porta a destra Antonio Vassilaccbi detto l’Aliense, dipinse il popolo della città di Brescia che presenta le chiavi, al generale Sforza (anno 1416). Il profilo di quel generale, e tutta la posteriore sua comitiva come sono trattati! Lo stesso pittore, non però con eguale successo, espresse all’opposto lato la resa della città di Bergamo fatta nell’anno appresso sotto il general Carmagnola nella guerra medesima contro Filippo Maria Visconti duca di Milano.

Il soffitto poi, messo in parte ad oro, e tutto di Paolo Veronese. Per essere stata trasportata a Parigi nel 1797 vi manca però la maggior opera esprimente San Marco sostenuto dagli angeli, e Venezia nel mezzo circondata da tre principali virtù. Vi restano nondimeno molti chiaro-scuri, sei dei quali offrono alcuni trionfi romani, e negli angoli le diverse figure di San Marco. I due prigioni appoggiati ai pilastri del focolare si suppongono di Pietro da Salò. (1)

ERMOLAO PAOLETTI. Il Fiore di Venezia, Volume II. Tommaso Fontana tipografo edit. Venezia 1839

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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