La Scala dei Giganti, Palazzo Ducale
Per varie scale si sale al palazzo; ma questa scoperta e teatrale si tenne onde rendere maggior dignità all’edificio, e perché nei giorni solenni più pompa, con la varietà, con la magnificenza delle vesti, e con la gravità degli aspetti, facesse il corpo dei magistrati componenti la rappresentanza nazionale.
Tutta incrostata quella scala di eletti marmi candidissimi, ebbe altresì con tanta finezza intagliati i suoi prospetti esterni ed interni da Domenico e Bernardino di Mantova, che anzi cammei chiamar si potrebbero che sculture. Ed affinché non fosse dissimile la scala dai prospetti si intarsiarono le facce anche dei gradini con begli ornati di piombo; finalmente, a più dignitoso aspetto, si posero a far capo sulla scala stessa le due statue semi colossali di Marte e Nettuno esprimenti la potenza marittima e terrestre della Repubblica, statue che Jacopo Sansovino eseguiva tra il 1553 ed il 1556.
Era era sul pianerottolo di questa scala dove si celebrava la coronazione del Doge, cerimonia nella quale la presenza del popolo era tutta la parte prese da molti secoli della nazione nella scelta del capo del governo. (1)
ERMOLAO PAOLETTI. Il Fiore di Venezia, Volume II. Tommaso Fontana tipografo edit. Venezia 1839
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