Famiglia Rizzi
Andrea Rizzi nativo veneziano aveva bottega (forse di fabbro) in Calle dei Fabbri, vicino alla Piazza San Marco. Essendo piuttosto comodo applicò Benedetto e Francesco a fare gli orefici. Questi passando per i gradi dell’arte, arrivarono a metter bottega del suo: Benedetto con l’insegna di San Giovanni, e Francesco con quella del Noranzo (forse Naranza, per arancia). Morto il padre, e divisi fra loro l’onesto peculio da lui lasciato; il primo col negozio delle gioie l’accrebbe di molto, il secondo lo mantenne appena: sinché venuta l’occasione della guerra di Morea, e desiderosi i figli di Benedetto, morto anch’esso, migliorati già di fortuna, di avanzarsi di condizione, si unirono col zio Francesco; il quale contribuendo quel poco che poté, e facendosi capo della famiglia offrì al pubblico per sé e nipoti nelle angustie di quel tempo i 100 mila ducati. (1)
(1) Libro dei Nobili Veneti ora per la prima volta messo in luce. Tipografia delle Murate. Firenze 1866
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