Pozzo nel primo chiostro del Convento di San Francesco della Vigna, nel Sestiere di Castello
Vera: in pietra d’Istria di forma cilindrica con una cornice quadrata sostenuta da quattro volute di foglie di vite e uva. Sui quattro lati della vera sono scolpite, in altorilievo, quattro rosette. Una struttura in ferro regge una carrucola. Base: quadrata. Copertura: mancante. (1)
Nel secolo decimoterzo si fabbricò in questo sito una chiesa sopra il modello di Marino da Pisa, la quale stette fino al principiare del secolo decimosesto. Nel qual tempo minacciando essa di rovinare, si divisò l’erezione di una nuova; e se ne commise il disegno a Jacopo Sansovino: fu posta la prima pietra della nuova chiesa il giorno 15 di agosto dell’anno 1534. Ma essendo insorte alcune differenze tra i procuratori interni ed esterni del convento intorno le proporzioni che si dovevano osservare nella chiesa, fu sospeso per qualche tempo il lavoro, e si rimise il giudizio della questione al dotto frate Giorgi Francesco.
Scrisse il buon padre un “parere” intorno alla fabbrica della nuova chiesa al qual parere il Sansorino si obbligò di attenersi, come fece in gran parte. Quanto alla facciata, perchè non piaceva quella imaginata dal Sansovino al patriarca di Aquileja Giovanni Grimani, che la pagava, ne fu commesso un nuovo disegno ad Andrea Palladio (1562). Le inscrizioni che si leggono negli intercolunnii delle due ale pure accennino a quelle contese: sta scritto nell’una: Non sine jugi interiori; nell’altra: Exteriorique bello.
Fu consecrata questa chiesa il giorno 2 agosto 1582 da Giovanni Soperchio vescovo di Caorle. (2)
(1) ConoscereVenezia
(2) Bernardo e Gaetano Combatti. Nuova planimetria della città di Venezia. (VENEZIA, 1846 Coi tipi di Pietro Naratovich).
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