Famiglia Foscarini

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Stemma della famiglia Foscarini. Famiglie Venete con le loro armi. Biblioteca Estense universitaria

Famiglia Foscarini

Non valutando quanto dicono il Malfatti e il Bracciolini, il primo dei quali dice che la famiglia Foscarini venne a por stunza a Venezia dalle vicine contrade, ed il secondo dalla terra di Ponte del Brenta, volendo che si appellasse da prima con il nome di Cebeschini; ma, attenendoci alla più ricevuta opinione riferita dal Frescot, perché maggiormente consentanea al vero, diremo essere qui venuti i Foscarini dalla citta di Altino, e fino dai primi tempi del loro pergiungerc aver sostenuto il tribunato, ed aver poi prodotti uomini illustri in ogni ordine. Contribuì anche questa famiglia con altre alla erezione della chiesa di San Polo, tenendo poi in varie altre chiese di Venezia e di fuori monumenti cospicui ed onorate memorie. Possedé la terra di Bovolenta per acquisto fattone da Michele Foscarini, con l’esborso di 7260 ducati; ed era di suo patronato la chiesa di San Giovanni Battista nella terra di Ponte Longo nel Padovano. (1)

Giacomo Foscarini, che ospitò nel 1574 il re Enrico III nel suo palazzo ai Carmini, fu prode generale di mare, e morto nel 1602, ebbe splendido monumento in chiesa dei Carmini.  Desta compassione il fatto di un Antonio, uscito da questa famiglia, il quale, frequentando di notte tempo la casa della contessa inglese Anna d’ Arundel, ed accusato d’aver colà secreti colloqui con gli esteri diplomatici , venne strozzato in prigione nel 1602, ma poi si scoprì la di lui innocenza, del che la Repubblica volle dare solenne testimonianza con iscrizione posta nella chiesa di San Eustachio. Samuele Romanin, nella sua Storia documentata di Venezia ebbe il merito di avere il primo sceverato dalle favole, e posta in piena luce questa tragedia. Antonio Foscarini non era però della linea dei Carmini, ed abitava,  a Sant’Agnese. Nel palazzo dei Carmini nacque bensì, ed abitò nel secolo seguente Marco Foscarini, eruditissimo bibliotecario della Marciana, innalzato nel 1762 alla ducale dignità. Quantunque non si posseda che la prima parte della sua Storia della Letteratura Veneziana, essa sola è bastante a far conoscere la vastità del suo talento e delle suo cognizioni. (2)

Cinque armeggi diversi porta il Coronelli nel suo Blasone, siccome appartenenti a questa casa. Lo scudo più usato però negli ultimi tempi,  è inquartato, e reca nel primo e quarto punto, in campo azzurro, tre gigli d’oro posti in fascia, nel secondo e nel terzo, una banda fusata o di fusi azzurri in campo d’oro, sotto un capo vermiglio, caricato di un leone passante d’oro. (1)

(1) Il Palazzo Ducale di Venezia Volume IV. Francesco Zanotto. Venezia MDCCCLXI

(2) Giuseppe Tassini. Curiosità Veneziane ovvero Origini delle denominazioni stradali di Venezia. Tipografia Grimaldo Venezia 1872

I dogi della famiglia:

Marco Foscarini Doge CXVII. – Anni 1762-1763

Dall’alto in basso, da sinistra a destra: Campo Do Pozzi, 2609 (Cannaregio) – Ramo Rio Terà, 2610 (San Polo) – Calle del Campaniel detto Civran o Grimani (San Polo) – Rio Terà dei Nomboli, 2705 (San Polo) – Campiello del Pegoloto, 1802 (Cannaregio) – Calle dei Orbi, 3034 (San Marco) – Fondamenta dei Tolentini, 182 (Santa Croce).

FOTO: Alfonso Bussolin. Pubblicazione riservata. Non è consentita nessuna riproduzione, con qualunque mezzo, senza l'autorizzazione scritta del detentore del copyright.

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